Devo dire che nonostante abbia trovato il setting un po' banale, è stato costruito benissimo per capire subito il tipo di distopia in cui si svolge la storia. E proprio per questo, quando il povero Beniamino ha commesso l'errore fatale me ne sono reso conto prima ancora di leggere della reazione dell'agente, aspettandomi la crudele risposta. Ottimo lavoro! (soprattutto per la satira sui tempi che corrono)
Per banale intendo la distopia del totalitarismo che viene marcata dai nomi improbabili dei ministeri.
Poi capisco che c'era molta ironia, ma sa un po' di già visto. Secondo me la descrizione accurata dei personaggi e i loro dialoghi era più che sufficiente.
Che poi "distopia" è una parola grossa visto che le premesse erano quelle del ventennio e sono quelle attualmente ricorrenti... quindi il messaggio è passato forte e chiaro. 😄
Devo dire che nonostante abbia trovato il setting un po' banale, è stato costruito benissimo per capire subito il tipo di distopia in cui si svolge la storia. E proprio per questo, quando il povero Beniamino ha commesso l'errore fatale me ne sono reso conto prima ancora di leggere della reazione dell'agente, aspettandomi la crudele risposta. Ottimo lavoro! (soprattutto per la satira sui tempi che corrono)
Ciao Giuseppe. Grazie mille per il tuo commento :) Ti va di aiutarmi a capire come mai il setting lo trovi banale?
Grazie ancora per essere passato di qui e per aver letto la mia storia :)
Per banale intendo la distopia del totalitarismo che viene marcata dai nomi improbabili dei ministeri.
Poi capisco che c'era molta ironia, ma sa un po' di già visto. Secondo me la descrizione accurata dei personaggi e i loro dialoghi era più che sufficiente.
Che poi "distopia" è una parola grossa visto che le premesse erano quelle del ventennio e sono quelle attualmente ricorrenti... quindi il messaggio è passato forte e chiaro. 😄
Grazie mille per il tuo feedback. Apprezzo molto.